Il coordinatore di Fratelli d’Italia è dispiaciuto che la lista presentata insieme da Alleanza Verdi e Sinistra e Fondamenta non abbia proposto l’estensione a tutta la città della zona 30, venendogli meno un pretesto per polemizzare sterilmente.

Capiamo la sua difficoltà nel volerci attaccare a tutti i costi, ma cogliamo l’occasione per cercare di spiegargli come dovrebbe fare un progetto politico serio, che non parla allo stomaco ma studia e cerca di risolvere i problemi.

Il nostro obiettivo sulle strade è ridurre gli incidenti mortali a zero nel Comune e ridurre l’inquinamento, per ottenere questo occorre controllare in primis che i limiti esistenti vengano rispettati, per la sicurezza sia degli automobilisti sia di pedoni e ciclisti.

Mentre il Ministro dei Trasporti Salvini si preoccupa di togliere ogni limite di velocità per strizzare l’occhio in campagna elettorale ai trasgressori, noi riteniamo che l’essere stati il primo comune italiano a introdurre il limite dei 30 in alcune zone sia un tutt’oggi un vanto per Cesena. 

Cesena è stata una città pioniera nella attuazione delle zone 30 e lo ha fatto in modo ordinato attraverso il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Pensiamo che si debba continuare su quella strada, il metodo adottato è stato quello giusto, e per questo non siamo voluti entrare nell’inutile dibattito ideologico “zone 30 si, zone 30 no”.

Se oggi questa “antica” misura non è messa in discussione da nessuno è perché ha funzionato. Gli incidenti sono quasi dimezzati, quelli con feriti si sono ridotti del 20%, comprendendo ovviamente anche le zone non toccate dal provvedimento.

Non è quindi un mistero che siamo i più convinti sostenitori dell’efficacia di questo provvedimento, se accompagnato dalla progettazione delle strade con la priorità sulla sicurezza.

Quindi sicuramente la direzione di aumentare, con il consenso dei residenti, le zone coperte da questo limite è auspicabile, così come lo deve essere la riduzione della necessità di usare l’auto privata, in favore di quella sostenibile e collettiva, che vogliamo incentivare economicamente e migliorare qualitativamente.

Inoltre una proposta importante è quella di aumentare ovunque possibile le strade scolastiche, che garantiscono la protezione degli accessi degli studenti e difendono gli utenti più deboli. Personalmente sono stato un promotore convinto all’interno del Comitato dei Genitori della Scuola Primaria Rita Levi Montalcini, nel Quartiere Vigne, del progetto Strada Scolastica, che sta rappresentando un esempio virtuoso di “niente auto durante il passaggio dei bambini”, da replicare in tutti i plessi in cui sarà fattibile, con il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini.

Noi vogliamo una città sempre più vivibile e sicura, che difende ciclisti e pedoni. Fratelli d’Italia abbia il coraggio di dire che in cambio di un paio di minuti al giorno è giustificabile vedere perdere vite per strada.

Ridicole poi le accuse riguardanti il dissesto del territorio: perfino i sassi sanno che siamo in prima linea da sempre nel proporre limiti alle edificazioni, rispetto per i fiumi, casse di espansioni e delocalizzazioni nelle zone maggiormente a rischio.

Infine suggeriamo agli esponenti di  Fratelli d’Italia di ascoltare meglio le nostre proposte sul salario minimo: esso dovrebbe essere un requisito come gli altri per poter partecipare alle gare per evitare concorrenza sleale. 

Maurizio Pascucci, Alleanza Verdi e Sinistra

Categorie: Generale

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