INCENERITORE EX MENGOZZI – LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DI ECOERIDANIA SONO MOLTO PREOCCUPANTI

Si è diffusa la voce in città dell’arrivo da molte parti dell’Italia del nord di rifiuti ospedalieri legati allo smaltimento di dispositivi di protezione e altri reperti generati negli ospedali dalla pandemia di Coronavirus.La natura e i limiti imposti dall’AIA ( Autorizzazione Integrata Ambientale ) concessa all’inceneritore di rifiuti ospedalieri Leggi tutto…

FERMATEVI : NON CI SONO  RAGIONI DI URGENZA PER UNA STRAGE DI ALBERI DI QUESTE DIMENSIONI

Facciamo appello al Sindaco perché fermi subito in tutta la città l’abbattimento di moltissimi alberi che sta suscitando indignazione e rabbia in tanti cittadini impotenti, ignari delle ragioni per tagli così estesi, che comprendono in taluni casi addirittura interi filari. Sorprende il fatto che una simile operazione, a quanto si sa giustificata per motivi di Leggi tutto…

Ricorso contro la caccia nel demanio, ci serve un aiuto!

In breve: stiamo raccogliendo piccole donazioni per finanziare il ricorso contro la caccia nel demanio pubblico. Tramite questo link puoi donare anche un solo euro per aiutarci!: http://www.buonacausa.org/cause/description/295

Nel dettaglio, la legge nazionale sulla protezione della fauna selvatica stabilisce che una percentuale minima del 20% del territorio agro silvo pastorale debba essere sottratto alla caccia.

La Provincia di Forlì-Cesena, nonostante non sia conforme neppure a questi limiti minimi, prevede di aprire alla caccia alcune migliaia di ettari del demanio forestale.

Per approvare questa espansione del territorio aperto alla caccia, la Regione ha richiesto 5000 ettari da destinare alla protezione della fauna per arrivare alla quota minima.

La risposta della Provincia è stata quella di includere in questa fetta di territorio “protetta dalla caccia” aree che sono prive di fauna cacciabile: rotatorie stradali, aree densamente urbanizzate, parcheggi asfaltati, aree industriali con sovrastanti capannoni, l’ipermercato, etc.

In questa maniera di fatto si vieta la caccia dove non sarebbe comunque possibile, definendo come aree di ripopolamento delle zone prive di fauna, per poter aprire ai fucili aree di demanio pubblico, interessanti per i cacciatori perché piene di specie cacciabili fino a questo momento protette.

Abbiamo quindi deciso di fare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) sia per bloccare l’aumento delle zone cacciabili, sia per dimostrare la nostra contrarietà alla caccia ed alla riduzione della fauna nelle aree del demanio pubblico.

Ci serve però una mano per coprire le spese del ricorso che riguardano bolli, cancelleria, notifiche: da soli non possiamo farcela.
Puoi dare il tuo contributo con una piccola donazione attraverso il sito buonacausa: http://www.buonacausa.org/cause/description/295

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