Basterebbe l’autocertificazione

Non si può prescindere da meccanismi di controllo e chiarezza nell’elargizione di contributi pubblici, ma una riflessione è d’obbligo se si interviene in un caso così drammatico qual’è stata l’alluvione del maggio 2023.

La richiesta di documentare minuziosamente con scontrini, ricevute e fatture i costi sostenuti in quel tempo infinito vissuto senza più una casa, fra muri scrostati, pavimenti inzuppati di fango, pareti impregnate di acqua, mobili distrutti, elettrodomestici fuori uso e ricordi scomparsi per sempre è mancanza di sensibilità e rispetto della dignità di chi ha vissuto dolore e tanto disagio anche psicologico.

Per lungo tempo l’incubo costante e l’unico pensiero di tante nostre concittadine e tanti nostri concittadini nei mesi che hanno seguito la terribile giornata del 16 maggio è stato solo il fango.

3000 euro di CIS (contributo immediato sostegno) sono, per chi ha subito la violenza dell’alluvione, un riconoscimento minimo per il danno alle cose e le conseguenze dell’abbandono della propria casa e si suppone che già la concessione del contributo facesse capo a un minimo di documentazione che ne comprovasse la legittimità della richiesta.

Chiedere ora, dopo un anno, i singoli riscontri cartacei appare solo un ulteriore adempimento burocratico, fra i tanti in cui sono incappati gli alluvionati.

Queste che paiono vessazioni burocratiche non contribuiranno ad evitare che qualche opportunista approfitti della situazione, questi sanno districarsi comunque sempre meglio di chi, in buona fede, ha affrontato il disagio di tanti mesi senza pensare ad organizzare con metodologia la documentazione per un possibile contributo.

L’uso dell’autocertificazione è oggi uno strumento sostitutivo per tanti adempimenti anche nei confronti dell’amministrazione pubblica e garantisce il pubblico ufficiale in quanto sono previste conseguenze penali per dichiarazioni mendaci.

Il Sindaco Gian Luca Zattini mostri sensibilità e inviti la struttura commissariale a disporre che gli uffici competenti accettino l’autocertificazione, tenendo conto dell’eccezionalità dell’evento e delle possibili oggettive difficoltà dei cittadini e delle cittadine forlivesi, alle prese con la ricostruzione o ancora impossibilitati  a ritornare nelle proprie case.

Marisa Fabbri e Maria Grazia Creta
Alleanza Verdi Sinistra Forlì


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