I VERDI CHIEDONO DI FERMARE L’INGRESSO DEI SOCI PRIVATI NELLA NUOVA SOCIETA’ DI PIEVESESTINA
Intervento del Consigliere Comunale dei Verdi Davide Fabbri
La Giunta di Cesena ha fatto la scelta di procedere alla risoluzione del rapporto con SAPRO spa per il P.I.P. di Pievesestina e di dare attuazione al comparto industriale mediante la costituzione di una nuova società (la S.T.U. – Società della Trasformazione Urbana) con l’apertura ai soci privati.
I Verdi fanno appello a tutte le forze politiche del Consiglio Comunale di Cesena (Consiglio che è sovrano rispetto alle volontà della Giunta): i Verdi chiedono di approvare una mozione politica per sospendere l’attuale procedura, dato che le perplessità dell’intera operazione sono fortissime.
L’area industriale di Pievesestina – prevista dal lontano 1995 – è di ben 43 ettari di terreno (è previsto l’insediamento di 56 aziende produttive), prevista da tempo e mai realizzata, bloccata per l’inerzia di SAPRO spa (società pubblica per lo sviluppo delle aree produttive).
La Giunta di Cesena è andata alla rottura definitiva dei rapporti con SAPRO per tale Comparto, liquidando SAPRO – tramite lo strumento della nuova Società denominata PIEVE 6 – con un corrispettivo ingente e ingiustificato (euro 1.256.000).
SAPRO spa rispetto agli impegni assunti all’atto della sottoscrizione della Convenzione col Comune di Cesena nell’agosto del 2000, non ha portato avanti (se si esclude la progettazione del Comparto) una significativa attività per la realizzazione dell’area produttiva di Pievesestina.
La Giunta di Cesena, consapevole del forte ritardo nell’attuazione della convenzione da parte di SAPRO, consapevole che il contenzioso in atto è stato provocato da SAPRO, la Giunta ha deciso di liquidare SAPRO – tramite la STU – per euro 1.256.000 euro, senza chiedere i danni a SAPRO per le inefficienze ed i ritardi nel far decollare l’area industriale; tali oneri concorreranno a far lievitare ulteriormente il prezzo di vendita delle aree PIP del Comparto.
La Giunta copre le inadempienze di SAPRO senza mettere in atto le indispensabili azioni sulle responsabilità pesantissime di SAPRO sul mancato decollo dell’area produttiva, in quanto SAPRO è risultata inadempiente a impegni prioritari presenti nella Convenzione sottoscritta il 3 agosto 2000.
Il Comune va allo snaturamento del P.I.P. pubblico (il P.I.P. è un piano insediamenti produttivi di iniziativa pubblica) previsto sull’area, tramite la costituzione di una nuova società di trasformazione urbana, aperta agli imprenditori privati: il risultato è lo snaturamento del PIP pubblico, il risultato è che non si metteranno a disposizione degli operatori economici terreni urbanizzati a prezzi contenuti; anzi: così come si diceva in precedenza, la STU si farà carico di liquidare SAPRO per euro 1.256.000 per la risoluzione anticipata della Convenzione fra Sapro e Comune, oneri che andranno a far ulteriormente lievitare i prezzi di assegnazione dei lotti.
Il paradosso è proprio questo: la Giunta di Cesena, coprendo le responsabilità di SAPRO, chiude il rapporto con la spa pubblica per il PIP di Pievesestina, non chiedendo i danni a SAPRO per gli errori fin qui commessi ma liquidando a SAPRO – tramite la nuova S.T.U. – una ingente somma
Per i Verdi SAPRO spa doveva essere liquidata dei soli costi e delle sole spese effettivamente sostenute per la progettazione del Comparto, valutando al contempo un risarcimento del danno arrecato al Comune per le inefficienze ed i ritardi nel far partire l’area industriale.
I Verdi porteranno in approvazione una mozione politica al prossimo Consiglio Comunale convocato per il giorno 22 novembre 2007.
Cesena, 16 novembre 2007