CHIEDIAMO AL SINDACO VENTURI UNO SLANCIO DI CIVILTÀ: SOSPENDA I LAVORI E RIVEDA LA DECISIONE ASSUNTA

Circa 20 giorni fa i Verdi di Forlì emettevano un comunicato stampa che aveva il seguente titolo : ABBATTIMENTO DEL MURO DELL’EX MANGELLI IN VIALE DELLA LIBERTA’ – ANCORA UN ALTRO SCEMPIO”. PARE SCRITTO PER IL MACELLO DI MELDOLA E PER L’ITALIA INTERA

Il comunicato iniziava così:

“Con beata inconsapevolezza la amministrazione che se ne sta andando continua a cancellare parti della nostra storia e a demolire pezzi di città così come il disegno del passato ce li ha consegnati e che costituiscono, tutti insieme, la nostra identità.
(…)
Il muro doveva essere conservato interamente e protetto, avrebbe dovuto essere ben restaurato, essendo sia un esempio di come anche una fabbrica poteva inserirsi bene nel tessuto urbano, sia un esempio di uso sapiente del cemento invece di costosi marmi, ma a quanto pare in questa città l’insipienza di alcuni, incapaci di misurarsi col proprio passato, determina la perdita di beni che sono di tutti”.

Cambiando solo poche parole quello che dicevamo a proposito di quello storico muro potrebbe essere utilizzato per commentare l’analogo abbattimento, anch’esso frutto di una decisione sbagliata e priva di lungimiranza e consapevolezza, dell’ex macello di Meldola.

Ma se ripercorressimo le vicende che spesso segnano i periodi elettorali ci accorgeremmo che sempre più spesso amministrazioni poco attente nei confronti della propria storia e delle testimonianze del nostro passato compiono demolizioni, manomissioni, distruzioni, per fare opere inutili e per stendere cemento.

A Meldola nell’area dell’ex macello sorgerà un “bel” parcheggio : invece di dare qualità alla città l’area finisce nello squallore urbano più desolante.

Quando si avvicinano o si entra nelle campagne elettorali una vera e propria frenesia si impossessa degli amministratori e in pochi giorni si distrugge più di quanto si sia riusciti a fare negli anni precedenti, promettendo nuove e più importanti opere al posto di quelle irrimediabilmente perdute.

In provincia di Forlì ciò è accaduto e accade con preoccupante frequenza , perfino nei confronti di beni tutelati. Alcuni esempi di recenti demolizioni : gli edifici storici della ex Forlanini di Forlì, gli storici depositi dell’ex Eridania di Forli, l’ex Eridania di Cesena, l’ex Mangelli di Forlì, le storiche alberature della Cervese segate, come si voleva fare con tutti i pini della storica strada di accesso al quartiere intitolato all’impresa di Nobile e Amudsen che sorvolarono il Polo in dirigibile, con le stesse motivazioni accampate per viale della Repubblica a Meldola : le radici dei pini.

E potremmo continuare a lungo. Questo indica la incapacità di larga parte delle amministrazioni locali del nostro territorio di rispettare la propria storia e la propria memoria.

I Verdi propongono che l’art .9 della costituzione che tutela il paesaggio e i beni culturali sia esteso anche ai beni di interesse storico testimoniale, anch’essi testimoni della nostra identità.

Federazione Provinciale dei Verdi Forlì – Cesena

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