Dichiarazione di Sauro Turroni, candidato presidente alla provincia di Forlì-Cesena
La campagna elettorale alla quale abbiamo assistito fino ad ora conferma quanto abbiamo sempre sostenuto e cioè che vi è, al di la di poche sfumature di pura propaganda, una identità di vedute, programmi e cultura tra i candidati alla provincia del centrodestra e il candidato Bulbi.
In questi giorni fanno a gara a chi propone più strade, più asfalto, più cemento. L’unica polemichetta riguarda la Via Emilia Bis che uno spaccia per già fatta, mentre gli altri dicono “non c’è ancora”, facendo tutti finta di non sapere che gli studi scientifici multidisciplinari, racchiusi nel progetto “Sistema”, avevano dichiarato la Via Emilia Bis un’opera inutile. Il progetto Sistema è stato insabbiato e la Provincia dice di avere promosso addirittura il Project Financing.
Tutti vogliono l’aeroporto, nonostante i milioni di euro necessari ogni anno per ripianare la voragine di debiti che accumula costantemente
Tutti chiedono sicurezza e ritengono che essa riguardi esclusivamente gli extracomunitari, al massimo considerati come sola forza lavoro e non come esseri umani.
Nessuno, nei fatti, vuole una Provincia unitaria che, come i Verdi propongono, pianifichi l’organizzazione del territorio, svolga una vera funzione di coordinamento, renda complementari fra loro le opere e i servizi per il territorio facendo al tempo stesso risparmiare una montagna di soldi all’ente, senza inutili doppioni.
Tutti a dire che il turismo è importante, ma, nello stesso tempo, tutti uniti nelle politiche più arretrate, in continuità con ciò che ha portato il nostro turismo a perdere mercati perchè non più in grado di garantire la qualità ambientale che i turisti richiedono.
Dopo essersi giocati il mare con le stesse identiche idee esponenti della destra e il presidente uscente affermano non esserci solo il mare e giù proposte assai poco lungimiranti che riguardano l’entroterra, le nostre colline, le nostre vallate.
Che dire poi della caccia, per la quale appaiono sorprendenti le somiglianze se non le identità tra quanto viene deliberato all’interno della giunta provinciale e quanto viene proposto in parlamento per modificare e stravolgere la legge sulla caccia che, se non altro, ha posto fine allo scontro tra i cacciatori e il resto degli italiani.
Alla luce di quanto sentito fino ad ora in campagna elettorale possiamo tranquillamnete affermare che i Verdi sono l’unico vero ostacolo al consociativismo che sta avanzando.
Sauro Turroni