I cittadini non più clenti da spennare ma utenti a cui fornire il servizio migliore al prezzo più basso.
I Verdi di Forlì sono d’accordo con la proposta del Sindaco Balzani di trasferire la gestione del servizio idrico ad una società di diritto pubblico, alla luce del buon risultato dei referendum abrogativi.
Quale che sia la società destinataria dell’affidamento, occorrerà in futuro una maggiore trasparenza ed un maggiore coinvolgimento di tutta la cittadinanza nelle sue scelte: anche una società pubblica non migliorerà la situazione, se le strategie continueranno ad essere prese in stanze chiuse da amministratori nominati esclusivamente sulla base del principio di appartenenza politica.
Siamo contenti del cambio di rotta, ci apettiamo, dopo le importanti dichiarazioni del sindaco, che anche la maggioranza che guida l’amministrazione finalmente, dopo anni, ammetta i propri passati errori sulla scelta della privatizzazione e sulla nascita di Hera, contro la quale purtroppo i nostri voti nei Consigli Comunali rimasero inascoltati.
Facciamo inoltre presente che il primo quesito referendario ha abrogato l’articolo 23 bis della legge 133 del 6 Agosto 2008 che, seppur incentrato principalmente sulla gestione dell’acqua, parla genericamente di “Servizi pubblici locali a rilevanza economica”.
Quindi l’occasione di una ridiscussione sull’affidamento del servizio idrico deve riguardare anche gli altri servizi pubblici gestiti attualmente da Hera, compreso quello dei rifiuti.
La nostra proposta è quella di creare un consorzio pubblico, come in altre regioni d’Italia, al quale affidare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che tenga finalmente in considerazione della volontà dei cittadini di aumentare la raccolta differenziata con il sistema del porta a porta, più volte implicitamente o espressamente osteggiato da Hera S.P.A.
Oggi serve un atto di coraggio ed un cambio di rotta in questo senso sarebbe un bel segnale di coerenza e di forza da parte dell’amministrazione.
Vogliamo che i cittadini tornino ad essere utenti e non clienti, come li definisce la multiutility quotata in borsa, non più clenti da spennare ma utenti a cui fornire il servizio migliore al prezzo più basso.