Per il Prof. Amadori – oncologo, Direttore dell’IRST di Meldola – le firme di 400 medici forlivesi che non vogliono l’inceneritore “non valgono niente”! (articolo pubblicato oggi da “La Voce – Cronaca Forlì-Cesena” al momento non disponibile online).

Qualche mese fa – per contestare la presa di posizione dell’Ordine Regionale dei Medici in risposta alle esternazioni del Ministro Bersani – si espresse con toni durissimi contro la stessa professionalità dei suoi colleghi squalificandone, addirittura, le competenze messe in dubbio dall’invito a “verificare il curriculum” di tali medici!

Se tanto mi da tanto chissà mai cosa può pensare e quanto può disprezzare una posizione contraria all’incenerimento dei rifiuti espressa da semplici cittadini??!

 Ovviamente il Prof. Amadori rappresenta la “sua” posizione e non quella dell’intero mondo scientifico che sempre più autorevolmente richiama – in maniera libera e indipendente – l’innumerevole bibliografia disponibile sui gravissimi rischi per la salute conseguenti all’uso di tecnologie obsolete e inefficienti come quelle degli inceneritori (compresi i modelli di “nuova generazione”).

Ricordiamo fra i tanti – ricercatori e scienziati con curricula degni (speriamo) dell’attenzione del Prof. Amadori – il grandissimo Prof. Lorenzo Tomatis recentemente scomparso che, come spesso ricorda la D.ssa Patrizia Gentilini, ha richiamato tutti noi alle enormi responsabilità che abbiamo verso le generazioni future che “non ci perdoneranno i danni che noi stiamo loro facendo“.

Chi si batte per una alternativa – ora e subito! – per lo smaltimento dei rifiuti non lo fa solo per i timori considerati infondati dai vari Amadori, Veronesi, ecc… ma perchè vede e persegue un altro mondo possibile.

Quello che sa coniugare rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini con le imprenditorie più avanzate e innovative come quella rappresentata da Carla Poli, imprenditrice del Centro Riciclo Vedelago, durante il convegno “Rifiuti, da problema a risorsa” organizzato dal Tavolo delle Associazioni.

Non ci scoraggiano il Prof. Amadori e la sua “verità”. Anzi! Ci sprona a fare ancora meglio e di più.