aperto ai presidenti delle associazioni locali, nella riunione del 18 aprile 2008, convocata per valutare i risultati delle elzioni politiche del 13-14 aprile ha approvato il seguente documento decidendo di sottoporlo al consiglio federale provinciale convocato per martedì 22 aprile:

 

Il disastroso esito delle elezioni politiche del 2008 che dopo 21 anni ha visto scomparire i Verdi dal parlamento nazionale altro non è che la conclusione di un lungo periodo politico contrassegnato dalla assenza di un disegno politico, dalla navigazione a vista, da un esasperato verticismo sfociato nel personalismo, dalla degenerazione del sistema delle tessere, dalla progressiva perdita in troppe realtà di presenza a livello territoriale, di scelte estemporanee, concluso con la decisione di costituire l’alleanza della Sinistra Arcobaleno, fra l’altro come tentativo di sopravvivenza.

Se la sinistra Arcobaleno non è stata percepita come utile dall’elettorato, che l’ha nettamente bocciata, i Verdi sono stati travolti a loro volta dalla vicenda dei rifiuti della Campania, nonostante le responsabilità riguardassero esponenti politici di altri partiti e una grande impresa del Nord, dalle accuse di essersi tramutati nel partito del no, ostacolo a qualunque infrastruttura opera o intervento e dalla incapacità di mettere in campo un progetto politico riguardante l’ambiente, di cui pure si gestiva l’importante ministero.

Siamo stati percepiti come inaffidabili, di ostacolo allo sviluppo, dannosi, impegnati nell’accaparrarci posti, omologati agli altri, se non peggio di loro.

Alle percezioni e alle accuse non è stata contrapposta una adeguata risposta, sperando che la bufera sarebbe passata.

 

Dopo una sconfitta di tali proporzioni i verici del partito, presidente ed esecutivo non possono che assumere in pieno la responsabilità dell’accaduto, delle scelte effettuate e del risultato ottenuto, dimettendosi immediatamente dalle cariche che ancora ricoprono.

 

Identiche dimissioni devono essere immediatamente date anche da tutti i componenti del Consiglio federale nazionale, che ha avallato e condiviso con i propri voti le decisioni e le scelte del presidente e dell’esecutivo.

 

Le dimissioni, necessarie e ineludibili, devono consentire l’unico progetto possibile e cioè la ricostituzione di un partito Verde in Italia, autonomo e autorevole, affidabile e gestito in modo democratico.

 

La rappresentanza all’interno di una nuova Federazione dei Verdi dovrà essere garantita sulla base di delegati assegnati alle singole realtà territoriali in modo equlibrato, mantenendo un rapporto fra voti e popolazione che non sovrarappresenti le realtà più grandi.

 

Il soggetto politico dei Verdi, considerata definitivamente conclusa la esperienza della Sinistra-l’arcobaleno, si presenterà alle elezioni europee del 2009 sotto un simbolo Verde.

 

 


3 commenti

Bussi Valerio · 23 Aprile 2008 alle 3:06 pm

Per correttezza e trasparenza di informazione, lo scrivente segnala che ha rassegnato volontariamente le proprie dimissioni dal Consiglio Federale Provinciale dei Verdi di Forlì-Cesena in data 19 novembre 2007, con la contestuale uscita dai Verdi.

La seguente precisazione si è resa necessaria in quanto nel sito viene tuttora attribuito allo scrivente il ruolo di componente attivo del Consiglio Federale Provinciale di Forlì-Cesena.

Cordiali Saluti.

Valerio Bussi

Sandra Morelli · 26 Aprile 2008 alle 12:34 am

Ciao Valerio.
Abbiamo corretto.
S

Occidentale · 17 Maggio 2008 alle 5:04 am

Grande Bussi,
Scelta senza dubbio saggia.

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