Da ieri è anche sulla stampa locale.
Cosa?
“APPELLO AI VERDI PER IL PARTITO DEMOCRATICO
Gli ex Verdi, ora ECODEM, invitano i Verdi alla riunificazione nel PD”
Di seguito il comunicato della Federazione provinciale.
Cari avvoltoietti…. Partito Democratico ? NO, grazie!
Con un italiano un po’ zoppicante e una analisi che lo è ancora di più , alcuni recenti neofiti del partito democratico invitano gli iscritti e gli elettori Verdi ad entrare nel loro partito, esercitando in questo momento non solo un giusto e legittimo diritto di critica ma anche quello di miserevoli approfittatori delle difficoltà altrui, mostrando, con la loro iattanza, di non capire che la sconfitta del loro partito è epocale e che la scelta di andare da soli del loro leader Veltroni ha consegnato l’Italia a Berlusconi e Fini per altri venti anni.
Noi Verdi conosciamo bene gli errori politici che ci hanno portato alla sconfitta, tra i quali la decisione di dar vita alla Sinistra Arcobaleno, dai Verdi forlivesi mai condivisa, tanto è vero che siamo impegnati in un duro e franco dibattito interno che dovrà dar vita a un rinnovato soggetto politico Verde, autonomo e capace di riconquistare lo spazio che i temi dell’ambiente, della salute e della natura meritano nel nostro paese.
I Verdi italiani fanno parte della grande famiglia dei Verdi Europei, presenti in 31 paesi d’Europa e sono intenzionati a fare quanto fecero i Verdi tedeschi dopo le disastrose elezioni del 1990 che li videro scomparire dal parlamento nazionale, e cioè far tesoro degli errori , mutare politica e dirigenza e riprendere il loro posto nella politica nazionale.
C’è ancora bisogno dei Verdi in Italia, in Emilia Romagna e in provincia di Forlì : è sufficiente ricordare che il partito sviluppista e cementificatore a cui costoro hanno allegramente aderito ha cancellato addirittura dalla sua terminologia la parola “sostenibile” che come foglia di fico aggiungeva a “sviluppo” ed ora parla solo di crescita, in gara con la destra berlusconiana e la peggiore confindustria.
Persino la Merkel e Sarkozy hanno programmi più avanzati in campo ambientale del Partito Democratico di Veltroni, perfino la CDU e i nuovi paladini dello sviluppo e della crescita senza qualità vorrebbero convincerci che non c’è bisogno dei Verdi.
Invece di fare attacchi miserevoli e volgari di cui devono solo vergognarsi a singole persone, pensino alla via Emilia Bis recentemente riproposta dai loro leader locali con un projet financing che vuole dare in cambio milioni di metri cubi di costruzioni ai realizzatori della infrastruttura, ai milioni di mq. di cemento e asfalto inseriti in ogni piano regolatore della provincia per il godimento degli speculatori, alle fallimentari iniziative aeroportuali, all’agire monopolistico di Hera contro gli interessi dei cittadini e a scapito dei loro redditi, ai danni alla salute e all’ambiente provocati dagli inceneritori realizzati e da provvedimenti sul traffico anacronistici e sbagliati, dagli occhi troppo chiusi su ipermercati in costruzione e ville abusive in collina e potremmo continuare al lungo con i tentativi di aprire la caccia nel demanio o continuare con le anacronistiche piste nel Parco Nazionale eccetera eccetera.
C’è ancora bisogno dei Verdi, eccome, nella provincia di Forlì – Cesena.
Finora nel nuovo partito non hanno ricevuto la mercede che si aspettavano e ora ci riprovano con questi miserevoli appelli: sbagliano di nuovo perché un tale eccesso di zelo appare troppo interessato anche ai vertici del nuovo partito che hanno così convintamente abbracciato.
Forlì, 27 aprile 2008
3 commenti
G. Campagnari · 6 Maggio 2008 alle 5:28 pm
Avete ragione. E avete dimenticato che il PD è anche a favore del Nucleare!
G. Campagnari
sofia astori · 18 Maggio 2008 alle 4:11 pm
Condivido il vostro disappunto e comincio anch’io a pensare che l’autonomia sia la scelta più sensata oltre al rinnovo dei vertici.
Da quel che mi pare di capire le battaglie non cambiano; una sola esortazione, da parte mia, serve più contatto con la gente, più comunicazione con conferenze, banchetti, ecc. Ritengo necessario anticipare i tempi, non indugiare perché le persone sono male o per nulla informate ed hanno bisogno di tempo per assimilare le informazioni corrette visto che, al primo impatto, vengono considerate eresie, grazie al sistema d’informazione pubblica che abbiamo.
Sandra Morelli · 19 Maggio 2008 alle 1:33 am
Il contatto con la gente non è mai abbastanza ed è certamente prezioso. Non sempre riusciamo ad organizzare tutto quello che vorremmo per una banale (ma durissima) realtà: scarsezza di mezzi e persone.
Non vuole essere, questa, una semplicistica giustificazione ma un dato con il quale dobbiamo fare i conti quotidianamente.
Cogliamo comunque lo spirito di sostegno che Sofia mette nel suo messaggio . Grazie
S
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