Mentre ATO non controlla
Hera aumenta a tirombella
le bollette ai cittadini
disperati, poverini!
Questo lo slogan con il quale i Verdi della Provincia di Forlì-Cesena hanno simbolicamente chiuso l’ATO, Ambito Territoriale Ottimale, che come scritto anche nelle bollette di Hera, ha il compito di individuare i soggetti a cui affidare la gestione dei servizi, stabilirne gli standard di qualità, gli investimenti e le conseguenti tariffe.
Questo ente però non fa gli interessi dei cittadini, ma quelli del gestore di questi servizi, Hera.
Il suo Presidente, Massimo Bulbi, in questi anni non ha fatto il necessario per garantire equità e qualità nella gestione dei rifiuti, dell’acqua, gas e depurazione limitandosi a recepire le proposte e le richieste di Hera.
L’ATO avrebbe dovuto essere attrezzato tecnicamente, essere in grado di analizzare, vagliare e controllare tutto ciò che lo stuolo di tecnici di Hera propone, conoscere dati e rilevamenti, ma non ha voluto dotarsi di una capacità tecnica all’altezza del confronto con una controparte così potente ed agguerrita.
L’ATO avrebbe dovuto anche essere cabina di compensazione del conflitto d’interessi che c’è tra le amministrazioni azioniste ed il gestore, perché il presidente di ATO lascia che sia Hera a comandare.
Noi Verdi proponiamo che a garantire le tariffe dei cittadini sia un organismo autonomo, dotato di altissima professionalità, assolutamente terzo, costruito sul modello delle Authority, che abbia esclusivamente il compito di stabilire le migliori condizioni per i cittadini utenti. Non può avere sede all’interno della Provincia.
Quanto sia inefficiente il nostro ATO risulta anche dal rapporto annuale dell’autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani del Gennaio di quest’anno: tutti i dati relativi alla remunerazione del capitale investito, all’efficientamento ed all’ammortamento, non sono stati determinati solo nell’ATO n°8, quello di Forlì-Cesena.
Le vicende dei rifiuti nella nostra Provincia sono purtroppo tristemente note ed evitiamo di ripercorrerle.
Una unica perla: il Comune che contende a Borghi la maglia nera per la percentuale percentuale più bassa in assoluto di raccolta differenziata nella nostra Provincia è, guarda caso, Roncofreddo.