Che AN voglia collaborare con i verdi per salvare l’ambiente, come scritto da una propria nota pubblicata sulla stampa pare una vera barzelletta.
Nella stessa nota sono messe assieme una marea di problematiche che nulla hanno a che fare l’una con l’altra e che dimostrano la poca serietà dell’intervento.
Per tentare una replica comprensibile analizziamo con ordine:
I fiumi del forlivese non sono fogne a cielo aperto ma corsi d’acqua a regime torrentizio (influenzati direttamente dalle precipitazioni) che soffrono enormemente del lungo periodo siccitoso che si protrae da oltre un anno, segno dei cambiamenti climatici o di una fase climatica che preoccupa l’intero pianeta e che può essere combattuta con una seria presa di coscienza di ogni comunità locale, nazionale e dell’intero pianeta;
Il trasporto pubblico e non nuovi grandi opere che aggiungono traffico al traffico sono obiettivo dei verdi e non della destra italiana di Berlusconi, Lunardi e Matteoli;
Le limitazioni al traffico privato in città sono opera attuata con il contributo significativo dei verdi, come pure le limitazioni invernali a causa degli sforamenti sui livelli degli inquinanti;
Gli inceneritori sono ostacolati nel loro proliferare dal partito dei verdi e favoriti con incentivi e norme emanate dal governo Berlusconi in cui AN esprimeva il ministro per l’Ambiente, in violazione palese alle direttive europee;
Dire che a Forlì il verde pubblico è poco e di scadente qualità pare una eresia che si commenta da sola;
Un ordine del giorno promosso dal gruppo verdi e margherita approvato nelle circoscrizioni prima, e dal consiglio comunale poi, indica nella raccolta differenziata porta a porta un modello da attuare nel territorio del comune di Forlì;
L’ultima contraddizione è, come sempre, sul traffico tema in cui l’Assessore espresso dal nostro partito ha iniziato un percorso verso un nuovo tipo di mobilità sostenibile che nel centro storico privilegi le persone e non gli automezzi a scoppio che, come sapranno anche i componenti del partito post-fascista di Fini e compagnia bella, sono una rilevante fonte di inquinamento.