Una delegazione di Verdi guidata dalla candidata Nicoletta Naldini si recherà nei luoghi delle recenti frane per valutare gli investimenti necessari a ridurre i rischi per la popolazione.
A livello nazionale i fondi contro il dissesto sono stati ridotti del 425%, a livello locale non vengono messe in campo politiche adeguate.
I Verdi denunciano l’eccessiva attenzione alle nuove strade, alle nuove cementificazioni, a scapito del mantenimento e della manutenzione dell’esistente e degli investimenti che sarebbero necessari per limitare i rischi del dissesto idrogeologico.
Sono encomiabili gli sforzi di tutti coloro che nell’emergenza cercano di ripristinare i collegamenti, mettere in sicurezza le persone, di rimuovere ciò che può aggravare la situazione di pericolo e crediamo che debbano essere ringraziati da tutti, in un momento nel quale pare che insieme con il nostro territorio provinciale frani l’Italia intera.
Ma se la protezione civile in tutte le sue articolazioni merita il nostro plauso, coloro che dovrebbero fare attività di prevenzione, di cura del territorio meritano tutto il nostro biasimo.
Non solo sono assenti dove si verificano i disastri ma lo sono anche nei confronti delle politiche di cura preventiva del territorio.
Ci riferiamo alla Provincia e alle altre istituzioni e organismi politici locali che non fanno altro che pensare e chiedere soldi per altre strade e altro asfalto, invitando e andando a braccetto col ministro Matteoli che non si vergogna affatto di aver ridotto i fondi per la difesa del suolo del 425% ( proprio quattrocentoventicinque % ) , dai 510 milioni di euro del governo Prodi ai 120 del governo Berlusconi.
Sarebbe assolutamente prioritario che la Provincia , invece di pensare ad altro asfalto, facesse un serio piano di messa in sicurezza del proprio territorio e andasse a reperire le risorse necessarie per attuarlo.